All'inizio dell'anno sociale il Gran Maestro nel suo discorso
d'apertura, pronunciato all'osteria di Vico Palla il 2 gennaio 2013,
aveva proposto un concorso (aperto a tutti). I concorrenti dovevano
rispondere alle domande relative al discorso che potete leggere qui
sotto:
Acerbissime imperatae pecuniae tota provincia exigebantur. Multa
praeterea generatim ad avaritiam excogitabantur. In capita singula
servorum ac liberorum tributum imponebatur; columnaria, ostinaria,
frumentum, milites, arma, remiges, tormenta, vecturae imperabantur;
cuius modo rei nomen reperiri poterat hoc satis esse ad cogendas
pecunias videbatur.
Non solum urbibus sed paene vicis castellisque singulis cum imperio praeficiebantur.
Qui horum quid acerbissime crudelissimeque fecerat, is et vir et civis optimus habebatur:
Erat plena lictorum et imperiorum provincia, differta praefectis
atque exactoribus, qui praeter imperatas pecunias suo etiam privato
compendio serviebat.
Accedebant ad haec gravissimae usurae quod in bello plerumque
accidere consuevit universis imperatis pecuniis; quibus in rebus
prolationem diei donationem esse dicebant.
Itaque aes alienum provinciae eo biennio multiplicatum est.
- domanda 1): traduzione in italiano e nome dell'autore
- domanda 2): i romani avevano una forma di tassazione diretta, e se sì, quale?
Alla scadenza dei termini la commissione composta dai proff. Giuseppe Palmero, Philippe Pergola e Mario Vergari dopo aver
esaminato le risposte pervenute hanno proclamato
vincitore Stefano Gardini che aveva dato la seguenti risposte:
Traduzione:
Frattanto in tutta la provincia si esigeva con grande durezza il versamento dei contributi imposti. Inoltre, per avidità di denaro, venivano escogitate molte nuove imposte, secondo le classi dei cittadini; sulle singole persone, schiavi o liberi, veniva imposto un tributo; veniva richiesta un'imposta sulle colonne, sulle porte, sul frumento, sui soldati, sulle armi, sui rematori, sulle macchine da guerra, sui trasporti; purché si potesse trovare il nome di una cosa, questo sembrava essere motivo sufficiente per esigere denaro.
Non solo alle città, ma quasi a ogni borgata e singolo villaggio venivano preposti capi con comando militare.
E quello che aveva agito con maggiore durezza e crudeltà veniva giudicato il migliore degli uomini e dei cittadini.
La provincia era piena di littori e di autorità, zeppa di esattori e di prefetti che, oltre che alle tasse imposte, pensavano anche al proprio guadagno personale; infatti andavano dicendo che, espulsi dalla patria e dalla casa, mancavano di ogni cosa necessaria, per coprire con una patina d'onestà un comportamento vergognosissimo.
A ciò si aggiungevano i pesantissimi interessi, come spesso suole accadere in tempo di guerra, quando a tutti vengono imposti tributi; e in queste circostanze dicevano essere una donazione il differimento del pagamento di un sol giorno. E così il debito della provincia in quel biennio si moltiplicò.
Autore: CESARE,
De bello civili
Il sistema fiscale romano nella sua storia più che millenaria conosce diverse forme di imposizione fiscale diretta. In periodo repubblicano tale esazione denominata tributum si configura come prestito di guerra coatto imposto a tutti i cittadini in ragione del rispettivo patrimonio. Durante il periodo imperiale si affiancarono al tributum diverse forme di tassazione sull'individuo e i suoi beni (capitatio).
Μετις
per lo sviluppo della conoscenza delle lingue classiche.
Superando una decina di concorrenti è risultato vincitore il dott. Stefano Gardini.
Al vincitore è andata una confezione di prodotti al chinotto, della
profumeria Abaton di Savona e una vasetto di chinotti al maraschino della ditta
Besio; il vincitore è stato altresì nominato
Cavaliere di Grazia Magistrale.
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Il diploma del vincitore |
In una atmosfera di grande cordialità è stata consegnata la pergamena
del diploma di vincitore alla presenza di un folto pubblico di studiosi e
cultori delle lettere antiche.
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Il priore consegna i premi al vincitore
cavaliere di grazia magistrale S.E.R. Stefano Gardini
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La commissione giudicatrice, presieduta dal prof. Giuseppe Palmero del Liceo “Aprosio” di Ventimiglia, e della quale facevano parte il prof. Philippe Pergola rettore del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e il prof. Mario Vergari del Liceo “Primo Levi” di Ronco Scrivia,
ha sottolineato come lo studio delle lingue classiche stia vivendo una
fase di rinnovato interesse fra i giovani che non si accontentano più
solo di una tradizione retorica ma vogliono entrare nel vivo di queste
lingue e culture.
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Foto ricordo davanti alla sede sociale |
Il Gran Maestro dell'
Arciconfraternita del Chinotto dott.
Roberto Pallotti, studioso della classicità,
nel complimentarsi con il vincitore ha invitato tutti i presenti a
farsi interpreti e propugnatori della cultura classica nella società
odierna.